L'inizio della ciclopedonale dell’Ecomuseo Adda di Leonardo coincide con il traghetto di Leonardo, un particolare tipo di traghetto a mano, progettato da Leonarda da Vinci, durante il suo soggiorno milanese alla corte di Ludovico il Moro, per collegare Imbersago a Villa d'Adda. Si prosegue quindi sulla strada sterrata che porta alla diga di Robbiate e la centrale Semenza, costruite per alimentare il canale Edison che porta l'acqua alla centrale idroelettrica Esterle. Dalla diga, poi si prende la direzione Ponte di Paderno, uno dei maggiori capolavori di ingegneria completato nel 1889, testimonianza dell’archeologia industriale lombarda. Poco dopo il Ponte, una seconda diga, realizzata con lunghe aste di legno dette paloncelli, da qui parte il Naviglio di Paderno, completato nel 1777, che rese possibile, collegandosi a quello della Martesana, la navigazione tra il Lago di Como e Milano.
Improvvisamente, però, il corso tranquillo e placido del fiume cambia e viene turbato da rapide spumeggianti. Qui si trova il caratteristico rilievo dei Tre Corni, che non solo ispirò Leonardo per un’opera di sbarramento per il rallentamento del corso, ma colpì la sua attenzione anche per la bellezza naturalistica e divenne quindi, molto probabilmente, lo sfondo della celebre Vergine delle Rocce. Riprendendo il percorso, le prossime tappe sono le centrali elettriche Bertini (1898) ed Esterle (1906), entrambe ancora attive. La Bertini fu una delle prime d’Europa: con le sue potenti turbine, ancora in funzione, alimentava la prima rete tramviaria elettrificata di Milano, nei primi anni del Novecento. Dopo la centrale Esterle, dall’architettura monumentale che ricorda il rinascimento lombardo, il fiume diviene più placido e le sponde meno ripide. Per qualche chilometro è natura quasi incontaminata, regno di uccelli acquatici, canoe, pescatori.