La prima citazione diretta della Sorte di San Gregoriola si trova in un inventario dei beni del Monastero di Pontida del 1287. La costruzione dell'edificio dunque, ad opera di maestranze bergamasche, è risalente al XII secolo. La facciata è anticipata da un portico in muratura aperto ad archi poggianti su colonne in pietra. Gli archi sostengono la trabeazione, il cornicione e il parapetto in muratura. La facciata vera e propria è intonacata e divisa in tre settori da lesene che sorreggono il cornicione e la trabeazione. Il timpano curvo che ospita al centro la figura del Santo protettore della chiesa, conclude architettonicamente l’edificio.
L’interno a navata unica è diviso in tre campate da lesene che terminano con capitelli corinzi su cui poggia trabeazione e cornicione perimetrale. La volta a botte copre la navata. Il presbiterio, rialzato di due gradini è protetto da due balaustre e coperto da volta a botte. Il coro absidato è coperto da un catino.